mercoledì 28 dicembre 2016

Lettera ad un amico



lettera ad un caro amico
Scrivo perchè sento il bisogno di chiarire alcune cose  e perchè mi hai sollecitato a farlo , con la tua grande disponibilità all'ascolto.
Si tratta dell'uso che faccio delle immagini dei miei lavori.Spesso , come ho fatto poco fa,li mando come commento a qualcosa che mi ha ricordato di poterli usare a mo' di risposta, per una sintonia di pensieri e sentimenti. Con te e con Rossana ho una confidenza che mi permette di spiegare, poi, di che si tratta.infatti io lavoro in pittura e studio arte da oltre 20 anni e ho un grande repertorio di immagini , ognuna legata ad un percorso di esperienze di studi tecnici e ricerche formali.
Nesuna immagine è un caso isolato , ma fa parte di una serie di lavori e progetti ,di cui alcuni si sono realizzati in mostre e molti altri sono inediti. 
Scrivo questo perchè l'altra sera ho incontrato per strada una persona che non vedevo da molto , critico e collezionista d'arte, che è pure amico su Facebook.
 Nella conversazione, mi ha detto che spesso vede su Facebook i miei lavori e che, a suo parere sono ancora alla ricerca di me stessa , nell'arte.
Ti dirò che questa sentenza ,nel gergo dei critici e dei pittori ,è usata per sottolineare l'incoerenza e le sbandate di senso nel lavoro pittorico. Naturalmente ero ormai abbastanza preparata per rispondere a tono,e non me la sono presa affatto.  
Ritengo però che sia necessaria una riflessione: forse l'immagine che mando sul web del mio lavoro non è efficace ai fini di affermarmi come artista seria, per avere riconoscimenti adeguati e, con questo intendo.non solo richieste di partecipare a pagamento a mostre in giro per il mondo o a concorsi fasulli.
Forse dovrei puntare più sui post e sul blog. Scrivere di più. insomma. Che ne dici?