Niente di personale,Puccio Savioli
Nella saletta interna della libreria Mondadori,( per me
sempre “da Dessi’ “), ho avuto la sorpresa di vedere una mostra di Puccio
Savioli.. Sulla scala e sulle pareti,una serie di piccoli lavori su carta ,
inchiostri ed acquerelli, balenavano di veloci
pennellate che sintetizzavano corpi in movimento o volti umani fino a
calligrafismi o ideogrammi fortemente evocativi. All’interno della saletta, nello spazio ,assemblaggi
suggestivi di ferro e legno, come una “macchina”
interattiva fatta di materiali naturali
e…aria. Anche gli assemblaggi, man mano che si procedeva nella visita della
mostra , diventavano sempre più scarni e come prosciugati di ogni particolare
descrittivo, fino a diventare, come nelle opere pittoriche ,dei segni, delle
tracce ..come se l’artista volesse spingere l’osservatore a sorprendersi che si
possa saper inventare una storia da un pezzo di legno portato dal mare. Una
storia che lo riguarda. Come Lampedusa, come Giglio.
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