lunedì 27 agosto 2012

Aschulteddi lu fattu chi m'è suzzessu

Cionfra  è nella tradizione sassarese uno scritto, una ballata scritta per prendere in giro qualcuno , per mettere in ridicolo qualche situazione. La cionfra denuncia un'amarezza di fondo, nascosta da uno spirito mordace. Io, madame Baroque de Rococò, detta anche madamigella (molto tempo fa), persona assolutamente priva di senso dell'umor, spesso ricorro alla scrittura cionfraiola, per uscire dall'impasse del nodo alla gola.E della voglia di strappare tutto, quando realizzo di aver perduto l'occasione unica di mostrare dignità, invece del ditino in bocca.
Ecco , penso di essermi ridicolizzata abbastanza.
 No aggiu più gana di ischrivì.
 Mi veni di fabiddà in tattaresu
 mi pari di sentì lu cori chi mi fazzi mali
 ma jaja no v'è più a cunsulammi
 e  mancu mamma, chi mi daba cunsigli
 candu mi vidia pignendi

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