martedì 28 agosto 2012

Basta veleni. Ora trascrivo dal taccuino alcune riflessioni fatte tempo fa., non molto tempo fa.


Quale donna non ha mai sentito frasi come queste:"Non si addice ad una signora ""Non può fare questo o quello alla sua età" Non va bene per una donna di una certa età" "alla tua età...ancora fai questo"? Sono frasi che raggelano, tolgono di colpo 20 anni di energia. Eppure sono simili a quelle che ogni bambina , a cinque anni o poco più si è sentita dire:"alla tua età ancora pisci il letto o non ti sai lavare le orecchie, ecc"Ormai sei grande, non puoi voler fare questo o quello" In entrambi i sessi nell'infanzial'argomento "età" serve per sanzionare, castigare, dirigere . Nell'adolescenza inveceil metodo dell'età si serve di: "ma cresci!" e poi questa crescita inarrestabile diventa un'ulteriore trappola di sanzioni e luoghi comuni., specie per le donne che raggiungono i quaranta ma anche prima.
Capita che ci sia come un'interiorizzazione di questa trappola e le donne stesse si affannano a controllare l'età delle altre, per vedere, spalla aspalla se c'è una minima differenza, anche un giorno è importante nella "gara della giovinezza ".Le mamme sono precise come contabili nel tenere il calcolo delle date di nascita , in particolare dei figli  delle amiche oltre a quelle delle vip o quant'altro. Per i padri
capita il fenomeno inverso .
 Essi trovano le figlie sempre troppo giovani per fare questo o quello, specie uscire la sera, andare a ballare, avere un boy friend.
La junghiana Pinkola Estès dice che l'età anagrafica non c'entra con la "giovinezza" o con la "vecchaia". Ci sono giovani vecchi e vecchie e vecchi e vecchie giovani. Talvolta in alcune fasi della vita, talvolta in maniera continuativa...

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