sabato 6 luglio 2013

Capelli, corde,fili d'Arianna,scarpe

In psicoterapia relazionale si ritiene che i problemi umani , quelli che paralizzano e costringono a chiedere aiuto ad altri come le malattie del corpo per le quali la medicina ha coniato il termine di "psicosomatiche",possano risolversi, in un certo modo, aiutando il paziente a trovare la soluzione in sé stesso. Soluzione , in questo caso , può non significare guarigione nel senso di una " restitutio ad integrum", ma anche un processo di crescita ed evoluzione in positivo. Può capitare in terapia  che la persona sofferente ritrovi la capacità di rafforzare le proprie risorse originali quando, al problema, si trovi una lettura alternativa, che permetta di guadarlo con occhi diversi, con la ridefinizione in positivo. Questa capacità di ampliare i punti di vista per uscire da una situazione difficile, si può trovare anche senza aiuto "esterno", in persone creative e meravigliose come la mia amica Jole Serreli  http://www.epdo.it/opere-joleserreli.asp
La prima volta che ho sentito nominare Jole è capitato a Fordongianus, un paese di origine romana (Forum Traiani), che conserva le suggestive rovine delle antiche terme romane . Nel chiosco del custode delle terme, insieme ai souvenirs, c'erano dei dépliant che riguardavano artisti che avevano partecipato al simposio di scultura svoltosi qualche tempo prima.
Mi colpì in particolare una sua foto: un viso morbido e sorridente, dalla pelle chiara, incorniciato da un'enorme nuvola di capelli ricci e rossi. Dopo diverso tempo l'ho conosciuta come artista  organizzatrice di un circolo culturale , Prometeo, che voleva regalare al paese dove risiede, Terralba.
Una vera pasionaria dell'arte ,generosa, affamata di arte e cultura
Ricordo il suo entusiasmo, a Sassari, nell' allestimento della sua installazione al "Buco ArtBOX" ,composta  da corde che si arrampicavano verso l'alto, come una sfida per una difficile salita, verso una meta invisibile, buia., per scarpe fantasma .Durante l'allestimento,Jole danzava all'interno del Buco e i suoi capelli rossi brillavano.

Ora quei capelli bellissimi sono caduti, prima a ciocche, poi come una pioggia incessante.
E poi la diagnosi dei medici. Ambigua. Depressione, alopecia psicosomatica.... Ma Jole non conosceva queste parole, non le dicevano niente. Certo è che le diagnosi, possono cristallizzare un problema in un termine che diventa una vuota sentenza.
 Comunque sia, il cuore di Jole non era depresso, era così creativo e ribelle da essere capace di ridefinire in positivo ciò che le stava accadendo., anzi, di ridefinirlo in arte! in un'esplosione di originalità , bellezza e solidarietà sociale.
Ora il suo viso chiaro e dolce fa tutt'uno con un cranio levigato come un cammeo.
 A volte, il suo cranio lo mette a nudo e lo orna di orecchini fantasiosi, a volte lo vela con eleganza , a volte lo esibisce con ironia, come nel manifesto di "Niente mi pettina meglio del vento".

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=533898483337816&set=oa.398905203557500&type=1

Infatti la sua carriera d'artista continua vittoriosa sul fronte della solidarietà sociale  e le sue "scarpe", con Emergency faranno il giro del mondo!

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10200544844401615&set=a.2511115095226.2120510.1173584803&type=1

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