L'altro giorno ho visto per strada Alessandra Mura (http://www.pigmag.com/it/2010/10/26/shop-parabatula/)
Camminava . leggera in un vestito fluttuante...ecco, la sua coerenza si esprime nell'essere come una farfalla :lo spazio intorno a lei vibra come un vortice armonioso che la solleva, la sostiene...Non so se sia perché è una danzatrice e un'esteta, ma ecco, lei si muove come una farfalla , con grazia noncurante e tutto sembra scostarsi al suo passaggio, per darle aria, respiro.
Al contrario, io sono pesante, nonostante la mia piccolezza e anche se i miei passi sono leggeri, o meglio, insicuri .Lo spazio sembra raggrumarsi intorno a me, diventa liquido, vischioso e mi grava sulle spalle , sul collo.
Anche le braccia si irrigidiscono e tendono a fendere il magma che le ingloba. Perciò, a volte scatto in alto, con il collo teso, affamata d'aria. Io somiglio più ad una cavalletta che a volte spicca dei salti vertiginosi e si lancia nello spazio in un volo rumoroso, con le sue ali vetrose, dure, spinose. mentre il più delle volte se ne sta a testa china, come inginocchiata nell'erba, a divorare e divorare...
Sarà un caso che Alessandra Mura diriga un Atelier- Galleria chiamato Parabattula(via Usai 16 Sassari)? Parabattula è in dialetto una farfallina e come ali di farfalla sono i meletti antichi che lei usa per gli abiti che produce, come una costumista di donne fantasiose, nostalgiche e anticonformiste.
Abiti da sogno, per una platea raffinata, che si può aggirare , fluttuando, tra opere d'arte rarefatte e oggetti particolari , senza perdere mai di vista una giocosa ironia.
Io ho acquistato da lei una stola, o meglio una cappa patchwork di diversi tessuti di fantasie originali. è caratterizzata da un oblò in cui ci si può infilare un braccio , mentre un capo della stola ricade sulla spalla.
Non so se la stola di Alessandra è adatta ad una vetrosa cavalletta, ma a me piace indossarla, i suoi colori mi tonificano e mi sento più leggera.
La regina del Trash nello studio
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