venerdì 31 agosto 2012

Anne Wood

"Horses" installazione di Ann Wood




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Una stanza per lavorare , una stanza di un ex sanatorio. Questa è la stanza di un hotel sul lago Adirondak, dove Anne Wood passa le sue vacanze. Anne è un'artista- artigiana interessante , sofisticata. Sembra vivere in un mondo poetico ,shabby chic, tra vecchie cose , trine e merletti antichi, in un palazzo degli anni '20 , nel Bronx,. Lavora con la cartapesta, cuce meravigliosi animaletti con stoffe antiche, deliziosi e incantevoli battelli con carta impalpabile e tessuti scoloriti.
http://www.annwood.net/blog/

martedì 28 agosto 2012

Basta veleni. Ora trascrivo dal taccuino alcune riflessioni fatte tempo fa., non molto tempo fa.


Quale donna non ha mai sentito frasi come queste:"Non si addice ad una signora ""Non può fare questo o quello alla sua età" Non va bene per una donna di una certa età" "alla tua età...ancora fai questo"? Sono frasi che raggelano, tolgono di colpo 20 anni di energia. Eppure sono simili a quelle che ogni bambina , a cinque anni o poco più si è sentita dire:"alla tua età ancora pisci il letto o non ti sai lavare le orecchie, ecc"Ormai sei grande, non puoi voler fare questo o quello" In entrambi i sessi nell'infanzial'argomento "età" serve per sanzionare, castigare, dirigere . Nell'adolescenza inveceil metodo dell'età si serve di: "ma cresci!" e poi questa crescita inarrestabile diventa un'ulteriore trappola di sanzioni e luoghi comuni., specie per le donne che raggiungono i quaranta ma anche prima.
Capita che ci sia come un'interiorizzazione di questa trappola e le donne stesse si affannano a controllare l'età delle altre, per vedere, spalla aspalla se c'è una minima differenza, anche un giorno è importante nella "gara della giovinezza ".Le mamme sono precise come contabili nel tenere il calcolo delle date di nascita , in particolare dei figli  delle amiche oltre a quelle delle vip o quant'altro. Per i padri
capita il fenomeno inverso .
 Essi trovano le figlie sempre troppo giovani per fare questo o quello, specie uscire la sera, andare a ballare, avere un boy friend.
La junghiana Pinkola Estès dice che l'età anagrafica non c'entra con la "giovinezza" o con la "vecchaia". Ci sono giovani vecchi e vecchie e vecchi e vecchie giovani. Talvolta in alcune fasi della vita, talvolta in maniera continuativa...

lunedì 27 agosto 2012

Aschulteddi lu fattu chi m'è suzzessu

Cionfra  è nella tradizione sassarese uno scritto, una ballata scritta per prendere in giro qualcuno , per mettere in ridicolo qualche situazione. La cionfra denuncia un'amarezza di fondo, nascosta da uno spirito mordace. Io, madame Baroque de Rococò, detta anche madamigella (molto tempo fa), persona assolutamente priva di senso dell'umor, spesso ricorro alla scrittura cionfraiola, per uscire dall'impasse del nodo alla gola.E della voglia di strappare tutto, quando realizzo di aver perduto l'occasione unica di mostrare dignità, invece del ditino in bocca.
Ecco , penso di essermi ridicolizzata abbastanza.
 No aggiu più gana di ischrivì.
 Mi veni di fabiddà in tattaresu
 mi pari di sentì lu cori chi mi fazzi mali
 ma jaja no v'è più a cunsulammi
 e  mancu mamma, chi mi daba cunsigli
 candu mi vidia pignendi

venerdì 27 luglio 2012

tesori sepolti


 
 
 
 
 
Dear Brave Souls: When I worked as an aide in housecleaning at nursing homes for the elderly who often had broken a bone but were not suffering from dementia. The old people told me many stories in such beautiful depth. But, too I often overheard their brief conversations with their children which were almost monosyballic for no one asked the elders anything truly interesting.
 One might miss the stories and wisdom of the elders if one only asks vapid questions of them, like How are you? and How's the weather suiting you?
Ask interesting questions you are sincerely interested in hearing replies to, and likely an elder will blossom as wise and funny person right before your eyes. 
It is true good medicine for all.
I'd put it another way: Try not asking questions anyone could answer. Try asking questions only this person has memory and knowledge about.
You NEVER EVER know the wealth in the psyche of others of any age, unless you ask.
and with love,
dr.e
 Dr.e Clarissa Pinkola Estès
Caro Brave anime: Quando ho lavorato come aiutante nelle pulizie presso case di cura per gli anziani che  non erano affetti da demenza, ho sentito da loro molte storie di grande e bella profondità. Ma troppo spesso ho sentito le loro brevi conversazioni con i figli .Nessuno ha mai chiesto agli anziani nulla di veramente interessante.
 Uno potrebbe perdere le storie e la saggezza degli anziani se fa solo insulse domande da loro, come How are you? e come è il tempo?
Se porrete domande interessanti e sarete sinceramente interessati a udire risposte, probabilmente un anziano fiorirà come persona saggia e divertente davanti ai vostri occhi.
È davvvero una buona medicina per tutti.
Non sai mai e poi mai la ricchezza della psiche degli altri, di qualsiasi età, a meno che non si chiede.
Dr.e Clarissa Pinkola Estès
Queste parole  sono un post da Facebook
che ho voluto tradurre per condividerlo nel mio blog come qualcosa che mi tocca dolorosamente , ora che ho ripreso a rivisitare le carte di mio padre per la pagina che gli ho dedicato su Facebook. Quante conversazioni perdute per il mio mutismo di adolescente  e per l'arroganza dei miei "saperi" scientifici in contrapposizione alla cultura umanistica di mio padre. Quante volte ho cambiato discorso quando ,nelle riunioni di famiglia,egli riportava i suoi ricordi di guerra e le sue verità , per cui si batteva con estrema coerenza . Nelle riunioni di famiglia, a tavola, perchè ormai raramente c'erano occasioni di parlarsi faccia a faccia.
Sento ora di aver perduto un tesoro , come se ne avessi appena intravisto un bagliore e ,voltate le spalle sedotta da altri luccichii, lo abbia seppellito .

 

giovedì 26 luglio 2012

Edina Altara: Il mondo di Edina Altara

Edina Altara: Il mondo di Edina Altara: Il  secondo video dedicato a Edina Altara realizzato da Maria Luisa Caria

La famiglia di Edina Altara viveva in un palazzo di via Roma a Sassari. Non sono ancora riuscita a identificarlo