venerdì 27 luglio 2012

tesori sepolti


 
 
 
 
 
Dear Brave Souls: When I worked as an aide in housecleaning at nursing homes for the elderly who often had broken a bone but were not suffering from dementia. The old people told me many stories in such beautiful depth. But, too I often overheard their brief conversations with their children which were almost monosyballic for no one asked the elders anything truly interesting.
 One might miss the stories and wisdom of the elders if one only asks vapid questions of them, like How are you? and How's the weather suiting you?
Ask interesting questions you are sincerely interested in hearing replies to, and likely an elder will blossom as wise and funny person right before your eyes. 
It is true good medicine for all.
I'd put it another way: Try not asking questions anyone could answer. Try asking questions only this person has memory and knowledge about.
You NEVER EVER know the wealth in the psyche of others of any age, unless you ask.
and with love,
dr.e
 Dr.e Clarissa Pinkola Estès
Caro Brave anime: Quando ho lavorato come aiutante nelle pulizie presso case di cura per gli anziani che  non erano affetti da demenza, ho sentito da loro molte storie di grande e bella profondità. Ma troppo spesso ho sentito le loro brevi conversazioni con i figli .Nessuno ha mai chiesto agli anziani nulla di veramente interessante.
 Uno potrebbe perdere le storie e la saggezza degli anziani se fa solo insulse domande da loro, come How are you? e come è il tempo?
Se porrete domande interessanti e sarete sinceramente interessati a udire risposte, probabilmente un anziano fiorirà come persona saggia e divertente davanti ai vostri occhi.
È davvvero una buona medicina per tutti.
Non sai mai e poi mai la ricchezza della psiche degli altri, di qualsiasi età, a meno che non si chiede.
Dr.e Clarissa Pinkola Estès
Queste parole  sono un post da Facebook
che ho voluto tradurre per condividerlo nel mio blog come qualcosa che mi tocca dolorosamente , ora che ho ripreso a rivisitare le carte di mio padre per la pagina che gli ho dedicato su Facebook. Quante conversazioni perdute per il mio mutismo di adolescente  e per l'arroganza dei miei "saperi" scientifici in contrapposizione alla cultura umanistica di mio padre. Quante volte ho cambiato discorso quando ,nelle riunioni di famiglia,egli riportava i suoi ricordi di guerra e le sue verità , per cui si batteva con estrema coerenza . Nelle riunioni di famiglia, a tavola, perchè ormai raramente c'erano occasioni di parlarsi faccia a faccia.
Sento ora di aver perduto un tesoro , come se ne avessi appena intravisto un bagliore e ,voltate le spalle sedotta da altri luccichii, lo abbia seppellito .

 

giovedì 26 luglio 2012

Edina Altara: Il mondo di Edina Altara

Edina Altara: Il mondo di Edina Altara: Il  secondo video dedicato a Edina Altara realizzato da Maria Luisa Caria

La famiglia di Edina Altara viveva in un palazzo di via Roma a Sassari. Non sono ancora riuscita a identificarlo

sabato 14 luglio 2012

ARTQUAKE

Forte è la donna -acrilico su tela con cornice dipinta
E' la mia donazione per l'aiuto ai terremotati dell'Emilia.
Si può avere per 300euro su www.artquake.it

venerdì 13 luglio 2012

Confessioni di una pittrice


Confessioni di una pittrice

Dopo un breve periodo di apprendistato presso un pittore , mi sono dedicata allo studio dal vero e ho prodotto ritratti di amici e familiari, nature morte, specialmente fiori con una figurazione disinvolta e semplificata, concentrata più su esiti coloristici ed espressionistici.

 Nel contempo ho studiato le tecniche  e interpretavo più o meno liberamente pittori impressionisti francesi, Monet, Renoir. In particolare mi sentivo attratta dalla tecnica veloce e dalla poetica  di De Pisis. Ma la mia vera passione è sempre stata la figura umana. Uno dei motivi che mi hanno spinto nel 1991 all’iscrizione in Accademia è stato la possibilità di studiare il nudo.

 In quegli anni sperimentavo composizioni gestuali e astratte è ho approfondito la ricerca fino a comporre la figura umana con una pittura gestuale .

All’Accademia , durante una stage, sono rimasta colpita dalla performance di Omar Galliani, che compose un grande quadro con pastelli all’”ecu” e olio e trementina e mostrò un video in cui lasciava nelle acque della fonte Aretusa un suo meraviglioso disegno anacronista….

Forse allora è scattata la molla per qualcosa che avevo accantonato su consiglio di amici ed insegnanti: la mia grande passione per il disegno e la pittura antica e la loro capacità di narrazione.

Da allora è cominciata la mia ricerca per conciliare l’anima moderna e le tecniche più attuali con una nostalgia di classico che forse non produce che fantasmi di classico.

Con i miei esperimenti ho rivisitato il ‘900 la Scuola romana, e poi la Nuova scuola romana. Nel tempo, mi hanno colpito mostre di Grandi che mi hanno influenzato a periodi, per cui il mio percorso è sempre un po’ a zig zag.

Forse non sempre sono me stessa, ma chi può essere solo sé stesso quando si colloca in una storia di tradizioni millenarie? Penso che il mito dell’originalità sia una dannazione moderna , dovuta al mercato.

Io sono felice di portarmi appresso le mie esperienze e quelle dei pittori che amo e che ho amato e che hanno “nutrito” la mia immaginazione.